“Che bella copertina”, ho pensato, quando ho visto questo libro per la prima volta, e che bel titolo, Moon Milk, latte di luna. Dato che però non bevo latte da tempo, perché fatico a digerirlo, sono passata oltre. Poi però, quel sottotitolo, 55 ricette a base vegetale, erbe e spezie per notti serene, ha continuato a ronzarmi in testa. Così sono tornata in libreria, ma non vedendolo più sugli scaffali, ho chiesto al libraio dove potevo trovarlo.

Difficile prevedere che sarebbe scoppiato a ridere:
– Ecco, me lo sentivo che non dovevo metterlo in resa! Ma lo scatolone è ancora aperto, vado subito a prenderglielo! 
– Ah mi dispiace, volevo solo dare un’occhiata, non sono sicura sia qualcosa che possa interessarmi…
– Almeno si fa un’idea. Vedrà, è un gran bel libro, solo che in Italia questi Moon Milk ancora non si conoscono!

Red Velvet Moon Milk (ph credit Gina Fontana)

Era quello che mi stavo chiedendo anch’io, infatti, cos’è esattamente un Moon Milk?
È la cara vecchia tazza di latte caldo che possiamo bere prima di andare a dormire, ma con l’aggiunta di spezie e qualche goccia di sciroppo dolce (mia nonna ci metteva miele e grappa, da buona veneta, ma qui non troverete niente del genere, solo soluzioni vegane e senza glutine!)

Ecco, questo stesso principio, seguito in molte tradizioni antiche è anche praticato nell’ayurveda, la medicina indiana, basata unicamente su cure naturali, le stesse da millenni. Ed è da lì che Gina Fontana, esperta di benessere e food blogger americana, di chiare origini italiane (i nonni erano siciliani), ha mutuato l’idea di questo libro e le varianti presenti in ogni ricetta.  

Nell’ayurveda il latte vaccino non è considerato una bevanda, ma una vera e propria medicina. Per favorirne la digestione viene comunemente bollito: la schiuma che produce ne modifica la struttura molecolare, rendendone più facile l’assimilazione per l’uomo.  

Ashwagandha Moon Milk (ph credit G. Fontana)

Tradizionalmente, “al latte scaldato, veniva poi aggiunto un pizzico di pepe, cannella, curcuma o zenzero per ridurne la pesantezza e il rischio che generasse muchi”, spiega Gina, che però essendo celiaca e seguendo una dieta priva di lattosio, per scelte legate a problemi tiroidei, ha elaborato il Moon Milk in una serie di varianti a base vegetale, molte ispirate, per gusto, a famose torte anglosassoni

Unicorn Moon Milk (ph. credit G. Fontana)

Questo le ha consentito di sviluppare delle ricette fantastiche includendo anche polveri preziose di super-alimenti, che tra l’altro funzionano perfettamente come coloranti naturali, come la spirulina o la pitaya, nonché petali di fiori o frutta disidratata. Alcuni ingredienti potrebbero sembrare difficili da reperire ma si possono trovare nei negozi di prodotti biologici oppure online. Le polveri si possono ottenere anche in casa, da frutta o verdura disidratata e macinata con un robot da cucina. E, se a voi non crea problemi, potete usare anche latte normale.

Io, che naturalmente mi sono portata il volume a casa, ho cominciato con una delle ricette più tipiche, quelle a base di ashwagandha, una pianta detta “adattogena”, per la sua capacità di aiutare il corpo ad affrontare squilibri ormonali, stress, e insonnia (il nome botanico infatti è withania somnifera, ma sappiate che in India le vengono attribuite anche doti afrodisiache!). 

Prepararsi un Moon Milk prima di andare a letto è proprio l’ultima coccola che possiamo farci per dormire sereni. Oltre ad essere un modo di prenderci cura di noi stessi e dei nostri cari, con un gesto dolce e rassicurante che richiede poco tempo, concilia davvero il sonno.

 

 

Per approfondimenti ecco il blog di Gina Fontana, che ringraziamo per la super disponibilità: https://www.healthylittlevittles.com (su instagram e facebook: @healthylittlevittles) e per averci permesso di condividere una delle sue ricette: il Red Velvet Moon Milk.

Il latticello, che si usa nella ricetta tradizionale della Red Velvet cake, qui è sostituito dall’aceto di mele: sono note le sue proprietà di ridurre il livello di zuccheri nel sangue e il colesterolo, nonché di ridurre il reflusso acido.

Nel libro poi c’è un’altra chicca: le tre tazzine di Moon Milk unicorno! Il colore rosa è dato dalla polvere di pitaya (noto anche come frutto del drago), il celeste dai fiori blu del pisello farfalla, mentre il verde brillante, non è matcha, come si potrebbe credere, ma estratto di foglie di pandano. Infatti, per quanto poca, la matcha contiene caffeina e non è l’ideale prima di andare a dormire. Al limite, i fiori blu e il pandano si possono sostituire con spirulina in polvere, rispettivamente blu e verde, anche se l’effetto sarà un po’ diverso.

Ecco la ricetta del Red Velvet Moon Milk:

Red Velvet Moon Milk

Porzioni 2 tazze

Ingredienti

  • 500 ml latte d’avena non zuccherato
  • 1 cucchiaio barbabietola rossa in polvere 
  • 1 cucchiaio aceto di mele
  • 1 cucchiaio estratto puro di vaniglia
  • 1 cucchiaio burro di cacao grezzo in alternativa, olio di cocco
  • 1 cucchiaio sciroppo d’agave  in alternativa, sciroppo d’acero

Istruzioni

  • Scaldare il latte in un pentolino e, mescolando con una frusta, aggiungere i vari ingredienti. Portare a ebollizione (la comparsa della schiuma è un buon indicatore che il latte è pronto per essere versato nelle tazze). Aspettare che si raffreddi un pochino prima di sorseggiare con calma

Rubrica a cura di

Katuscia Da Corte

Mi chiamo Katuscia Da Corte e mi occupo principalmente di comunicazione, lingua e apprendimento. Amo leggere e per un po’ ho collezionato, tra gli altri libri, ricettari, romanzi sulla cucina e saggi sulla gastronomia, perché mi piace tanto anche mangiare! Grazie a Nicole, recentemente ho ampliato anche la parte di pasticceria. Lei ed io ci siamo conosciute all’università, a Pordenone. Per un anno, da studentesse, abbiamo condiviso una camera che sembrava più un loculo di tre metri per tre: due brandine separate da un comodino, una mini scrivania, una sedia e un armadio che impediva alla porta di aprirsi del tutto.

Ma quello che davvero riempiva quella stanza erano le nostre risate insieme! Dopo la laurea, pur rimanendo sempre in contatto, ci siamo trasferite in regioni diverse. Io adoro viaggiare e scoprire posti nuovi, persone e culture differenti. Una di queste esplorazioni mi ha portato a Londra, città super interessante per animi curiosi come il mio, quindi ho dovuto trattenermi per sette anni! Ora sono di nuovo in Italia (mi mancava la nostra natura!), ma con Unicorns eat Cookies ogni giorno ho un pretesto per “tornare” un po’ nel Regno Unito.