Il primissimo episodio della celebre serie televisiva Downton Abbey inizia all’ora del tè. I membri della famiglia Crawley lo bevono insieme, mentre discutono di politica locale, nella drawing room, un ampio soggiorno in cui si usava intrattenere ospiti e visitatori, la versione estesa, e molto elegante, dell’odierna living room.
Quasi tutti i protagonisti ci vengono presentati così, con una tazzina di finissima porcellana in mano, mentre sorseggiano la bevanda fumante che, già da sola, è simbolo perfetto della società inglese.
La storia si svolge negli anni Venti del secolo scorso, intorno appunto a Downton Abbey, la tenuta di Lord Grantham e della sua nobile famiglia, nello Yorkshire.

Nell’arco dei primi venti minuti dello sceneggiato il tè viene servito, in circostanze e ambienti diversi, almeno altre due volte. È il pretesto più ricorrente per introdurre gli attori e, attraverso i loro dialoghi, le circostanze che hanno agganciato migliaia di spettatori in tutto il mondo.

A fare compagnia al ricettario ufficiale della serie, di cui ti parleremo più sotto, è uscito un libro più piccolo e, probabilmente, ancora più interessante per chi frequenta questo blog: quello delle “Ricette per il tè del pomeriggio”, con tutti i consigli per realizzare i biscotti, le sponge cake, gli scone e le altre specialità inglesi che si vedono in tutti gli episodi della serie, non solo durante gli incontri pomeridiani, ma anche nei party in giardino e in occasioni di celebrazioni o festività.

Puoi trovare questo prezioso ricettario qui, nel nostro Amazon shop, anche nella versione inglese, se lo preferisci in lingua originale, Dowtown Abbey – Afternoon Tea Cookbook.

L’aspetto più interessante di questa serie, a nostro avviso, è che la narrazione non riguarda solo l’aristocrazia inglese: immediatamente dopo la scena di apertura, la macchina da presa si sposta al piano di sotto, nelle cucine, dove la servitù prepara i pasti.

copertina del libro Dowton Abbey -ricettario ufficiale che riproduce il titolo sopra due piatti di ceramica inglese inquadrati dall'altoEd è questo parallelismo tra classi sociali che il ricettario ufficiale di Downton Abbey, compilato da Annie Gray, tiene in maggior considerazione, perché è diviso in due parti: Upstairs (piano di sopra) e Downstairs (piano di sotto).

Le pietanze consumate sono naturalmente diverse: più ricercate quelle per i nobili, più semplici e tradizionali quelle dei domestici, ma tutte rigorosamente British.

Curiosamente, nel capitolo sulle colazioni del “piano di sopra” compaiono i muffin, definiti dall’autrice, Annie Gray, come dolci “aclassisti”, cioè trasversali alle classi sociali. È curioso perché i muffin sono stati inventati proprio nei piani bassi delle dimore signorili, un paio di secoli prima delle vicende di Dowtown Abbey.

In quell’epoca, i cuochi, per sfamare anche la servitù (che solitamente mangiava una sola volta al giorno), riciclavano tutto il possibile dalla tavola dei signori. Avevano anche ideato un modo di rimpastare i pezzi di torta avanzati, assieme a pane raffermo e frutta, e cuocerli al forno in piccoli bocconcini che chiamavano “moofin”, morbidi e deliziosi diversivi che facevano la felicità dei lavoratori a fine giornata.
Presto però anche i piani più alti si accorsero di questa bontà e iniziarono a richiederla.

Le dimensioni dei muffin sono aumentate con la produzione industriale e soprattutto con la loro diffusione negli Stati Uniti.

Se ti è venuta voglia di provarne uno, ecco di Nicole.

copertina del volume un Un tè e una fetta di tortaPer concludere in bellezza, c’è un’altra perla sull’argomento, in serbo per te: Un tè e una fetta di torta di Guido Tommasi Editore, l’ultimo libro di Liz Franklin, originaria anche lei, guarda un po’, dello Yorkshire.
A partire da lì, dallo scuro tè nero in foglie che beveva in casa, le sue conoscenze e le sue esplorazioni si sono moltiplicate:

“Quando ho cominciato il mio percorso alla scoperta del tè, ho iniziato ad apprezzare il fatto che tè diversi hanno caratteristiche uniche e sono indicati per una grande varietà di occasioni. Una tazza di tè può tirarci su quando siamo abbattuti, calmarci se siamo agitati, creare un’occasione per un incontro fra amici e rinfrancarci nei momenti in cui ci sentiamo un po’ giù di corda. I tè di qualità possono esaltare al meglio i cibi che li accompagnano, proprio come il vino sa esaltare un piatto, e abbinare la grande varietà di tè disponibili oggi a dolci deliziosi è stato un vero piacere”.

Il piacere è anche dei lettori: questo volume illustrato costituisce un piccolo viaggio alla scoperta dei diversi tipi di tè e degli accostamenti più adeguati con torte e pasticcini, ovviamente con tutte le ricette per prepararli anche a casa.

Rubrica a cura di

Katuscia Da Corte

Mi chiamo Katuscia Da Corte e mi occupo principalmente di comunicazione, lingua e apprendimento. Amo leggere e per un po’ ho collezionato, tra gli altri libri, ricettari, romanzi sulla cucina e saggi sulla gastronomia, perché mi piace tanto anche mangiare! Grazie a Nicole, recentemente ho ampliato anche la parte di pasticceria. Lei ed io ci siamo conosciute all’università, a Pordenone. Per un anno, da studentesse, abbiamo condiviso una camera che sembrava più un loculo di tre metri per tre: due brandine separate da un comodino, una mini scrivania, una sedia e un armadio che impediva alla porta di aprirsi del tutto.

Ma quello che davvero riempiva quella stanza erano le nostre risate insieme! Dopo la laurea, pur rimanendo sempre in contatto, ci siamo trasferite in regioni diverse. Io adoro viaggiare e scoprire posti nuovi, persone e culture differenti. Una di queste esplorazioni mi ha portato a Londra, città super interessante per animi curiosi come il mio, quindi ho dovuto trattenermi per sette anni! Ora sono di nuovo in Italia (mi mancava la nostra natura!), ma con Unicorns eat Cookies ogni giorno ho un pretesto per “tornare” un po’ nel Regno Unito.